Il periodo bianco di Mark Ryden
29 Giugno 2009 | 6 comments |
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© Mark Ryden - Sophia’s Bubbles, details, 2008
Mark Ryden (1963, Medford - USA) è un esponente del Pop Surrealismo, un pittore che rappresenta giochi e personaggi che sembrano uscire dal mondo delle fiabe attraverso tonalità pastello, ma che celano un lato misterioso ed a volte inquietante. Mark Ryden è il mio pittore preferito, non solo per l’aspetto kawaii delle sue opere, ma anche e soprattutto, per i molteplici sensi di lettura che presentano i suoi dipinti, ricchi di dettagli e cose sempre nuove da scoprire.
Mark Ryden ama seguire un preciso tema e con questo realizzare una serie di quadri, che poi, prontamente, vengono esposti e corredati da catalogo in edizione limitata:
- la carne con The Meat Show del 1998
- i conigli e le api con Bunnies & Bees del 2001
- il sangue con Blood del 2003
- gli alberi e l’ambiente con The Tree Show del 2007
- le creature della neve e la purezza con The Snow Yak Show del 2009
Ora Mark Ryden si trova in quello che potremmo definire il periodo bianco di Mark Ryden: 8 quadri innevati e morbidi, con neve, nuvole, bolle di sapone ed esseri dal manto soffice. Protagonisti, oltre alla neve, sono delle creature immaginarie ed delle leggiadre ragazze albine. Alcuni di questi character non sono certo delle new entry, bensì dei personaggi a cui Mark Ryden è affezionato ed ama riproporre in diverse situazioni: Snow Yak è la versione chiara di Grey Animal del 2005, il personaggio della bianca ragazza compare anche in Sophias Mercurial Waters del 2001, Night Visit del 2003 e Wound del 2003, e, qua e là, ecco anche Abramo Lincoln.
- Snow Yak
Un buffo animale dai grandi occhi verdi, come i vecchi toys, che è la versione chiara di Grey Animal del 2005.
© Mark Ryden - Snow Yak, 2008
- Heaven
© Mark Ryden - Heaven, 2008
- Long Yak
© Mark Ryden - Long Yak, 2008
- Fur Girl
Questo bellissimo dipinto è stato utilizzato come cover del volume 11 della rivista di arte e illustrazione Hi-Fructose, inoltre ne è stato realizzato un poster in edizione limitata, firmato e numerato, di 500 copie.
© Mark Ryden - Fur Girl, 2008
- Abominable
© Mark Ryden - Abominable, 2008
- Girl in a Fur Skirt
Questa candida ragazza richiama la purezza della Madonna, assumendone la stessa posizione.
© Mark Ryden - Girl in a Fur Skirt, 2008
- Sophia’s Bubbles
Sophia è un personaggio ricorrente, qui la troviamo nella stessa posizione di Sophias Mercurial Waters del 2001.
© Mark Ryden - Sophia’s Bubbles, 2008
- Grotto of the Old Mass
Un quadro un po’ irriverente, ispirato alla religione cristiana, con Abramo Lincoln al centro delle preghiere della giovane. Abramo Lincoln, celebre personaggio mitizzato nella cultura americana, compare in altre opere di Mark Ryden, come in The Ringmaster del 2001.
© Mark Ryden - Grotto of the Old Mass, 2008
La più recente esposizione personale, The Snow Yak Show, è avvenuta alla Tomio Koyama Gallery, galleria d’arte di Tokyo, dove, dal 7 al 28 febbraio 2009, sono stati esposti questi ultimi suoi dipinti all’interno di una sala spoglia, dalle pareti completamente bianche. Dal 26 agosto 2010 sarà disponibile il relativo catalogo edito da Last Gasp.
© Mark Ryden - The Snow Yak Show, Tomio Koyama Gallery, 2009
© Mark Ryden - The Snow Yak Show, Tomio Koyama Gallery, 2009
© Mark Ryden - The Snow Yak Show, Tomio Koyama Gallery, 2009
La prossima mostra alla quale vedremo queste stesse tele sarà Naked!, presso la Paul Kasmin Gallery di New York, dal 9 luglio al 19 settembre 2009. Oltre a Mark Ryden saranno raccolte opere di diversi artisti, - tra cui David LaChapelle, Jack Pierson, Nicolaes Berchem, Pablo Picasso, Mel Ramos, Andy Warhol, Tom Wesselmann, Cecily Brown, Louise Bourgeois, Lee Miller e Kate Millett -, in cui vengono rappresentati uomini e donne nudi, dalla cui nudità appare la propria autoscienza ed il loro senso interiore.
© Mark Ryden - Grotto of the Old Mass, details, 2008
A chi si chiede se ci siano dei particolari simbolismi all’interno delle sue opere, Mark Ryden risponde:
“Mi piace che le persone li cerchino e li capiscano. È un buon segno che qualcuno sia abbastanza ispirato da fare una profonda analisi di qualcosa, così da coinvolgere le persone a cercare una profonda spiegazione di quello che vedono. Il personaggio Yeti non ’simboleggia’ nulla per me, tranne che non significhi che è senza significato.”
Mark Ryden, “Snow yaks and yetis - an ice man cometh”, The Japan Times, 20 febbraio 2009“I like for people to try and figure it out. That is a good sign that someone is inspired enough that someone does a deep analysis of something, that they are engaged long enough to try and figure out a deep explanation to what they are seeing. The Yeti character doesn’t ’symbolize’ anything to me, but that does not mean that it is meaningless.”
Mark Ryden, “Snow yaks and yetis - an ice man cometh”, The Japan Times, 20 febbraio 2009
È bello che chiunque ci veda quel che vuole, volando con la propria fantasia.
Via/Fonti
Mark Ryden Website
Tomio Koyama Gallery
Paul Kasmin Gallery
Angela | ![]() |
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Tags: dark, Japan, USA |
Ho sempre adorato le fanciulle albine di Mark Ryden, una mostra tutti sui toni del bianco è davvero affascinante, esalta il significato ed il mistero dei suoi quadri.
Questa è senza dubbio la sua serie di quadri che preferisco: ragazze dolcissime, creature fantastiche e candidi paesaggi… mi esprime un grande senso di purezza.
Lo adoro, semplicemente. Spero di avere in futuro una casa più grande per acquistare delle stampe più grandi!!!
Non male, quello che traspare in queste opere è un certo senso di candore.:-)
È stupendo come riesce a esternare ciò che è effettivamente il mondo, nei suoi quadri. In “The Meat Show”, mostra la nostra civiltà effettivamente, che nutre i bambini, candidi e angelici, di morti, e le bistecche sanguinose, per i più piccoli non sono uno spettacolo rivoltante. Questo è il mondo! Amo Mark Ryden ♥
Complimenti per il vostro Blog, è delizioso!
Abbiamo acquistato il catalogo di “The Snow Yak Show”… bianchissimo e… stupendo!
@Sofia
Ciao Sofia, è bello condividere la nostra comune passione per questo fantastico artista. Hai fatto un’ottima analisi di “The Meat Show”!
Ti ringraziamo moltissimo per i complimenti ♥
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