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Kawaii Interview: Giulia Boccafogli

19 Luglio 2010 no comment

Giulia Boccafogli - Leaves, foglie di pelle
© Giulia Boccafogli - Leaves, Peter Pan, 2010
Photo Valentina De Meo / Model Francesca Cortevesio / Make up Dakini

Giulia Boccafogli
© Giulia Boccafogli - Self Portrait, 2010. Photo Carmen Palermo

Nella designer italiana Giulia Boccafogli (1980 - Bologna, Italia) si conciliano alla perfezione architettura e gioiello. Gli studi sui materiali e le lavorazioni manuali danno vita a bijoux in materiali riciclati che sembrano sculture e a monili che richiamano le morbide forme della natura.
Con i pellami crea le romantiche foglie della linea “Leaves” e le morbide geometrie della linea “Waves”, con il rame nasce la collezione etno chic “Essenza”, il linoleum e la gomma per il rivestimento dei pavimenti si trasformano nelle geometrie “Minimal Chic” e la seta e il raso rivestono la collezione “Silk Shapes”.

Il 13 giugno il Kawaii Team ha incontrato Giulia all’evento milanese Fashion Camp e ha avuto il piacere di intervistarla.

The Italian designer Giulia Boccafogli (1980 - Bologna, Italy) combines architecture and jewelry. Her jewels are made after a research into materials, often recycled materials, and are handmade, they look like sculptures which remind soft shapes of the nature.
She creates the romantic leaves of “Leaves” collection and the soft geometries of “Waves” collections using leather, ethno chic “Essenza” (”Essence”) collection using copper, linoleum and rubber, floor covering materials, are transformed into “Minimal Chic” geometries and silk and satin cover ”Silk Shapes” collection.

Kawaii Team met and interviewed Giulia on June 13 at Milan Fashion Camp event.

Giulia Boccafogli - Fashion Camp, Milano - June 13, 2010. Video by Laura

  • 1. Parlaci di te e dei tuoi gioielli.
    Tell us about yourself and your jewels.

Mi chiamo Giulia Boccafogli, sono un architetto e una designer di bijoux di Bologna, ho 30 anni e da 4 anni cerco di conciliare la professione di architetto al lavoro passionale che è legato a quelli che io chiamo Giulielli. Non sono gioielli, non sono bijoux, io mi chiamo Giulia e da qui nasce il gioco di parole Giuielli.
Ho diverse collezioni.
La ricerca è improntata o sul materiale di ricerca e di reciclo oppure sono ispirazioni anche molto personali che piano piano arrivano, prendono forma prima su carta e poi viene fatto il prototipo: ogni cosa è fatta a meno ed è un pezzo unico.

My name is Gulia Boccafogli, I’m an architect and a jewelry designer from Bologna, I’m 30 and I’m trying to concile my profession as an architect with my passion, my Giulielli (italian play on words: Giulia + Jewels) since 4 years.
I have several collections.
My research is based on materials and recycled materials or on personal inspirations that come slowly in my mind, then I draw them on paper and finally I make a prototype: everything is handmade and unique.

Giulia Boccafogli - Oblò Collana cintura, necklace and belt
© Giulia Boccafogli - Oblò, 2010

Giulia Boccafogli - Essenza, Gogge Sospese
© Giulia Boccafogli - Essenza, Gogge Sospese, 2010
Photo Valentina De Meo / Model Francesca Cortevesio / Make up Dakini

  • 2. Come influisce essere architetto nel design?
    You’re an architect. How does this influence design?

Un bel po’, ma un tempo influiva molto di più. La fase di progettazione è fondamentale per l’ottimizzazione del disegno e il calcolo dei pesi, ma negli ultimi tempi sto cercando di metterla un po’ da parte dal punto di vista razionale e cerco di seguire anche correnti più fantasiose e creative. Bisogna essere capaci di farla entrare a volte ed escluderla altre.

A lot but now less. The design phase is crucial for optimizing the sketch and for calculating the weights, but lately I’m trying to put my rational point aside and to follow my imagination and my creativity. Sometimes it is very important but other times I want to exclude it.

Giulia Boccafogli - Silk Shapes, Rio
© Giulia Boccafogli - Silk Shapes, Rio, 2010
Photo Valentina De Meo / Model Francesca Cortevesio / Make up Dakini

Giulia Boccafogli - Silk Shapes, Eden
© Giulia Boccafogli - Silk Shapes, Eden, 2010
Photo Valentina De Meo / Model Francesca Cortevesio / Make up Dakini

  • 3. Quanto studio c’è dietro ogni gioiello?
    How much research is there in any jewel?

A volte passa anche un bel po’.
Uno ha un’idea, la mette in un angolino e lentamente ci ragiona, a volte ha quindi un tempo di incubazione di mesi.
Altre volte invece è improvviso: si mette subito su carta e nel giro di 2 giorni può nascere un’idea. In realtà il lato pratico non corrisponde mai all’idea iniziale perchè il problema è far diventare tecnicamente impeccabile la cosa che si va a realizzare: deve essere portabile, resistente, avere finiture perfette.
Quindi il periodo varia.

Sometimes a lot.
An idea can be put in a corner and slowly I think about it, sometimes I take months to make it true.
Other times it is sudden: the idea can be realized after 2 days. But when I realize my jewels, they never are how I imagined them because of technical problems: they must be wearable, resistant, and with a perfect finishing.
The time varies.

Giulia Boccafogli - Mini Hat Letter From Shangai headbands, cerchietto cappellino
© Giulia Boccafogli - Mini Hat Letter From Shangai, 2010

Giulia Boccafogli - Waves
© Giulia Boccafogli - Waves, 2010
Photo Valentina De Meo / Model Francesca Cortevesio / Make up Dakini

  • 4. Che materiali da riciclo utilizzi?
    What recycled materials do you use?

Ho 5 collezioni e due di queste sono più di ricerca: Minimal Chic ed Essenza.
Minimal Chic prevede l’utilizzo di materiali per il rivestimento di interni, come gomma e linoleum per pavimenti. C’è il riuso perchè spesso si tratta di campionari, che di anno in anno diventano vecchi e andrebbero buttati.
L’altra collezione si chiama Essenza e prevede come materiale principale delle barrette di rame di sfrido industriale, ossia barrette di risulta di un’industria. Il rame è totalmente riciclabile, ma riesco ad acquisirne una minima parte e sulla base di questo materiale creo diversi modelli, visionabili sul mio sito www.giuliaboccafogli.it

I have 5 collections and two of those have a deeper research: Minimal Chic and Essenza (Essence).
I use floor covering materials for Minimal Chic, like rubber and linoleum. They often are pieces taken from samples, which must be changed every year and should be thrown.
The other collection is Essence and I use copper from industrial waste. Copper is completely recyclable, but I can take a small part to create different models, that you can watch at www.giuliaboccafogli.it

Giulia Boccafogli - Minimal Chic
© Giulia Boccafogli - Minimal Chic, 2010
Photo Valentina De Meo / Model Francesca Cortevesio / Make up Dakini

Giulia Boccafogli - Essenza, Alchimie
© Giulia Boccafogli - Essenza, Alchimie, 2010
Photo Valentina De Meo / Model Francesca Cortevesio / Make up Dakini

  • 5. Alcuni nomi delle tue collezioni derivano da elementi naturali: Leaves, Waves e Silk.
    Oltre all’attenzione verso l’ecologia nell’uso dei materiali, sei attratta e ispirata dalla semplicità della natura in sè?
    Some names of your collections come from natural elements: Leaves, Waves and Silk.
    In addition to your attention to ecology in the use of materials, are you attracted and inspired by the simplicity of nature itself?

Assolutamente sì. La natura è fonte continua d’ispirazione, anche se non credo che la “semplicità” sia la sua peculiare caratteristica. La Natura è in realtà molto complessa e proprio per questo stupisce sempre e regala infinite possibilità interpretative. È semplice il modo in cui si pone ai nostri occhi perchè abbiamo consuetudine con essa. Nelle mie collezioni la tematica dell’ecologia è espressa tramite l’uso di materiale di recupero, spesso e volentieri. I pellami usati per le collezioni Leaves e Waves sono tali, quando possibile. Le barrette di rame usate per la collezione Essenza sono sfrido industriale e le gomme per interni usate per la collezione Minimal Chic sono recupero di campionature e cartelle colore.
Un altro aspetto sono la struttura e la forma delle mie creazioni, che spesso sono ispirate agli elementi naturali. Leaves, foglie appunto, e Waves che sviluppa il suo design sulla base di onde armoniche.

Absolutely. Nature is constant source of inspiration, although I do not think that the “simplicity” is its peculiar characteristic. Nature is actually very complex and for this reason it always is surprising and offers infinite possibilities of interpretation. It is simple for us because it surrounds us. In my collections ecology often is expressed through the use of recycled materials. The hides used for Leaves and Waves collections are recycled when it is possible. Copper bars used for Essenza collection are industrial waste and rubbers of floor covering materials used for Minimal Chic collection are taken from samples.
The structure and the shape of my creations often are inspired by natural elements. Leaves and Waves, the latter developes its design from harmonic waves.

Giulia Boccafogli - Leaves, Patrisse headbands, cerchietto con foglie di pelle
© Giulia Boccafogli - Leaves, Patrisse, 2010

  • 6. Quali sono le tue fonti di ispirazione e gli artisti che stimi?
    What are your sources of inspiration and the artists that you value?

Le fonti d’ispirazione non sono mai definibili. Mi piace pensare che non si esauriscano mai e che quindi di volta in volta debbano cambiare. Ormai ho imparato a capire quando è il momento di creare qualche cosa di nuovo e allora la prima cosa che faccio è trovare nuove ispirazioni. Per questo motivo le mie collezioni sono tanto diverse tra loro.
Parlando di musica stimo e assorbo ispirazione da tanti generi. Ma quando creo ho bisogno di musica “continua” e dove gli strumenti abbiano un ruolo basilare. Per questo reputo autentica terapia creativa la musica di Yann Tiersen e di Emir Kusturica.
Parlando di letture sono una grande fan del commissario Montalbano e quindi di Camilleri. Menzione d’amore per Italo Calvino, il più grande.
Nell’arte ho sempre avuto una passione per il surrealismo, Magritte in particolare.
Nella moda ho una venerazione per Etro, di cui adoro le stampe, i colori e le contaminazioni.
Tra gli emergenti sicuramente stima massima per il lavoro di Elena Massari, amica e creatrice di autentiche poesie, Leitmotiv, stilisti trapiantati a Bologna in grande ascesa, davvero geniali.

The sources of inspiration are never defined. I like to think that they never run out and then they must be changed. Now I’ve learned that when it’s time to create something new, the first thing I do is find new inspirations. That is why my collections are so different.
Speaking of music I admire and absorb inspiration from many genres. When I create I need more “continue” music where the instruments have a primary role. For this reason I think that Yann Tiersen ans Emir Kusturica’s music is a true creative therapy.
Speaking of readings I am a big fan of Inspector Montalbano and then of Camilleri. I love Italo Calvino, the greatest.
In art I have always had a passion for surrealism, Magritte in particular.
In fashion I have a veneration for Etro, whose I love prints, colors and contamination.
Among the emerging people I certainly have a great esteem for Elena Massari’s
work, she is a friend and a creator of authentic poems, and for Leitmotiv, brilliant designers moved to Bologna.

Giulia Boccafogli - Waves, Calla
© Giulia Boccafogli - Waves, Calla, 2010
Photo Valentina De Meo / Model Francesca Cortevesio / Make up Dakini

Giulia Boccafogli - Waves, Calla
© Giulia Boccafogli - Waves, Calla, 2010
Photo Valentina De Meo / Model Francesca Cortevesio / Make up Dakini

  • 7. Come studi gli accostamenti di colore?
    How do you design color combinations?

Sono una persona molto colorata, quindi la scelta dei colori è automatica, ma soggettiva. Ci sono colori che non uso quasi mai perchè non li amo, come l’arancione, invece quelli che adoro, come il viola e il verde, ci sono sempre.

I’m very colorful, so the choice of colors is automatic, but subjective. There are colors that I almost never use because I don’t like them, like orange, instead I love purple and green, that I always use.

Giulia Boccafogli - Leaves, Primula headbands, cerchietto con foglie di pelle
© Giulia Boccafogli - Leaves, Primula, 2010

  • 8. Qual è il tuo pezzo preferito e il tuo best seller? E la più grande soddisfazione fino ad ora?
    What is your favorite jewel and your best seller? And the greatest satisfaction so far?

Il mio pezzo preferito? Sicuramente le Art Necklaces della collezione Leaves. Più che collane sono quadri da indossare. Puro disegno plasmato con foglie in pelle, tagliate e traforate a mano una per una. Un lavoro mastodontico. Più di 20 ore di lavoro per confezionarne una. Ma alla fine la soddisfazione è massima. La più grande soddisfazione è pensare che questo piccolo universo che è la mia passione è cresciuto tutto grazie a me. Mattoncino per mattoncino, “foglia per foglia”. Nello specifico sono le continue conferme da parte del pubblico e degli addetti ai lavori. Ma l’ultima grande soddisfazione sta arrivando in questi mesi e per ora non anticipo nulla.

Certainly Art Necklaces of Leaves collection. They seem like pictures to wear. Pure design shaped with leather leaves, cut and drilled by hand one by one. A mammoth task. More than 20 hours to make one of them. But in the end I’m really satisfied. The greatest satisfaction is to think that this little universe, that is my passion, has grown thanks to me. Brick by brick, “leaf by leaf”. Specifically, public and professionals confirm their good opinions. But the last great satisfaction is coming in these months but I can’t say anything right now.

Giulia Boccafogli - Leaves, Pensiero Fluido necklace butterfly, collana a farfalla
© Giulia Boccafogli - Leaves, Pensiero Fluido, 2010

Giulia Boccafogli - Leaves, Verso Oriente necklace butterfly, collana a farfalla
© Giulia Boccafogli - Leaves, Verso Oriente, 2010

  • 9. Qual è il valore dell’artigianalità oggi?
    What is the value of craftsmanship today?

Il valore è sempre stato relativo e non può, credo, essere generalizzato. L’artigianato è specchio delle abilità creative, artistiche e manuali di chi plasma. Per questo non può essere universalmente definito. In generale credo che il valore teorico sia legato all’unicità di ogni pezzo e alla qualità che dovrebbe portare con sè. Diciamo che spesso è così ma non in assoluto. Credo comunque nell’artigianato con tutta me stessa, quello buono, che sappia unire tradizione e novità. Credo per altro che, sebbene sia un settore in ripresa, non potrà che restare una realtà di nicchia. Direi che da un lato è cosa positiva. Certo questo richiede un pubblico “educato” ad apprezzarlo e a capirlo perchè spesso si crede che l’artigianato sia solo un’alternativa economica al marchio globale. Niente di più sbagliato. Chi acquista “handmade” acquista l’arte e il lavoro di una persona, non l’universo comunicativo che c’è dietro.

The value always is relative and I believe that it can not be generalized. The craft is a mirror of creative, artistic and manual skills of craftmen. For this reason it can not be universally defined. In general I think the theoretical value depends on the uniqueness of each piece and the quality. I can say that it often is in this way but not always. However, I believe in craft with all of myself, the good one, bringing together tradition and innovation. I think secondly that, although this sector is recovering, it is a niche. I would say that it is positive for some reasons. It requires a public “educated” in appreciating and understanding it, because craft often is believed as an economical alternative to the global brand. It’s really wrong. Who buy handmade products, they buy the art and the work of a person, not the communicative universe behind.

Giulia Boccafogli - Leaves, Eurasia necklace, collana con foglie di pelle
© Giulia Boccafogli - Leaves, Eurasia, 2010

Giulia Boccafogli - Leaves, Riflessioni Improvvise, foglie di pelle
© Giulia Boccafogli - Leaves, Riflessioni Improvvise, 2010

  • 10. Parlaci dei tuoi progetti ed eventi futuri. Qual è il tuo sogno nel cassetto?
    Tell us about your plans and future events. What is your dream?

In parte si tratta delle solite cose: in arrivo nuovi punti vendita in Italia e all’estero, nuove collaborazioni e partecipazioni a fiere di settore. Da settembre poi partiranno una serie di progetti importanti e belli, di cui per ora non dico nulla ;-P
Il sogno nel cassetto ha un nome solo: ELLE. Magari, chissà, un giorno…

In part, these are the usual things: new point of sales in Italy and abroad, new collaborations and partnerships in trade fairs. Some important and beautiful projects will start from September but now I can’t say anything ;-P
My dream has a name: ELLE. Maybe, who knows, one day…

Fashion Camp - Giulia Boccafogli
Fashion Camp - Giulia Boccafogli, 2010 / Photo by Angela

Fashion Camp - Giulia Boccafogli
Fashion Camp - Giulia Boccafogli, Leaves, 2010 / Photo by Angela

Fashion Camp - Giulia Boccafogli
Fashion Camp - Giulia Boccafogli, 2010 / Photo by Angela

Fashion Camp - Giulia Boccafogli
Fashion Camp - Giulia Boccafogli, Essenza, 2010 / Photo by Angela

Per saperne di più, trovate Giulia Boccafogli su:

To learn more, Giulia Boccafogli on:

Angela & Laura

 
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